mercoledì, maggio 13, 2009

Quando la frase più frequente è "in questo periodo la mia vita è complicata"

Uno dice Che succede?
Un altro aggiunge Ma dove vivi esattamente, mi son perso dei passaggi?
Un terzo rimprovera Possibile che le cose io le dabba sapere da Facebook?
Poi c'è chi scrive e non riceve risposta, chi mi chiede le cose e io le dimentico eccetera.

Per la serie "aggiornamenti esistenziali" (o anche: un pugnetto di fatti miei, ma senza esagerare): ho un nuovo lavoro, molto bello, vario e impegnativo. A Roma (sì, vivo sempre a Roma).
Sì, ancora per un mese faccio lezione una volta a settimana ai bambini di scuola elementare. Ad Andria.
Sono due luoghi diversi e vagamente distanti? Esatto, è il motivo per cui ogni settimana viaggio tra le due città, per la gioia di Trenitalia - e un po' anche dei miei genitori, che mi vedono più spesso, sebbene in modalità rimbambita, alle volte.
Per non farci mancare nulla traslocherò all'inizio del mese prossimo e - ho dimenticato qualcosa? - ah, dovrei andare una manciata di giorni a New York per il Personal Democracy Forum (anyone?).

Che altro in più? Ho una camera piena di vestiti che non sarà mai in ordine per i prossimi quindici giorni, scadenze, alimentazione disordinata, articoli scritti a metà, letture che meriterebbero maggior riflessione, email a cui prima o poi risponderò, amici che non curo come dovrei ma di cui non potrei fare a meno (e lo sanno, certo che sì).


Nel frattempo matrimoni, trasferimenti e gravidanze altrui.
Nel frattempo un weekend a Milano di quelli che ci voleva.
Nel frattempo sono sempre di fretta, con la valigia sempre aperta, in debito di tempo e di sonno, con la memoria che fa strani scherzi, ma ci sono, da qualche parte.
Raccontatemi le cose che non vi chiedo, chiedetemi quelle che non vi racconto.
Gestire spazio e tempo è complicato per me, ultimamente (e non è detto che non sia una vendetta storica), ma ci sono e sto bene.

1 commento:

Elena Trombetta ha detto...

Contenta per te :**

(la cosa della scuola ad Andria me l'ero unpo' persa, ma non osavo chiedere: visto? che il blog serve!)