domenica, novembre 30, 2008

Parlare di mafia (e la priorità dello yo-yo)

Ne ho parlato anche gli anni passati e trovo sia sempre giusto farlo: Politicamente scorretto è un festival al quarto anno di vita che crea uno spazio di riflessione e discussione sui misteri della storia recente italiana.
Con gli anni il festival si è ampliato, arricchito di workshop e iniziative nelle scuole, in special modo sul tema della mafia (il festival collabora con Libera).

Per questo motivo questo comunicato stampa mi ha letteralmente gelato:


(Bologna, 30 novembre) - “Ancora c’è del tempo prima di arrivare a carnevale”, è l’amaro e ironico commento di Pier Luigi Vigna, ex procuratore Nazionale dell’Antimafia, alla notizia che nell’edizione delle 20 del TG1 di sabato 29 novembre, è andato in onda da Casalecchio di Reno (Bo) un servizio sui campionati nazionali di Yo-yo, mentre in contemporanea, a poche centinaia di metri, si stava svolgendo da una settimana “Politicamente Scorretto”, rassegna dedicata alla lotta alle mafie alle quale sono intervenuti parenti delle vittime di mafia, magistrati, scrittori, studiosi e giornalisti per denunciare con forza gli atti criminosi compiuti da quella che è stata definita da Giancarlo Caselli - ospite della rassegna - “la peggiore delle metastasi che si diffonde e penetra nel nostro paese”.

Nel corso della manifestazione, inoltre, è stato più volte sottolineata e denunciata la scarsa attenzione dei media nei confronti di questi temi: il servizio del tg1 ne è stata una significativa e preoccupante conferma.

Oggi pomeriggio, in chiusura della rassegna, gli ospiti che interverranno agli incontri saliranno sul palco gioiosamente dotati di yo-yo.

giovedì, novembre 27, 2008

Un incontro su Obama al circolo PD sotto casa

Ieri ho scoperto che Federica Mogherini avrebbe parlato della politica estera prossima ventura di Barack Obama al circolo PD di fronte casa mia e mi ci sono naturalmente fiondata, con notevole curiosità su quello che avrei ascoltato.

L'incontro era ben preparato ed è stato ben condotto dalla Mogherini e dal responsabile del gruppo Mondo Europa (di cui non ricordo il nome).
Ora, premetto che io, di politica internazionale, so qualcosina ma non sono propriamente un drago e, anzi, diverse cose dette ieri le ho capite grazie alla recentissima lettura dell'ultimo numero di Limes dedicato al "Presidente eletto", ma devo dire che sono rimasta positivamente stupita.
Dalla conoscenza e dall'attenzione delle persone presenti, non molte, ma di varie età.
E poi dalla preparazione e dalla competenza della Mogherini, che di queste cose si occupa nella sua attività politica.
Le domande sono state molte e hanno spaziato tra vari scenari geopolitici, sconfinando nei temi economici, le risposte sono state puntuali ed esaurienti. E, devo dire, ho anche apprezzato l'onestà intellettuale di dire "questo è quello che so, ma non me ne occupo abitualmente" quando alcune domande hanno esulato dal già ampio campo di discussione.

Oltre al merito dei discorsi - due ore dense, a cui non renderei giustizia con una sintesi qui* - la serata di ieri mi ha fatto riflettere su un paio di cose.
Uno: io ultimamente sono estremamente critica nei confronti del PD, tanto per stare in termini sintetici. E ho delle aspettative così basse che mi sono parecchio entusiasmata nel vedere una cosa che dovrebbe essere in teoria normale: una parlamentare che mostra capacità e conoscenza delle cose di cui si occupa.
Due: che ci sono i modi per far avvicinare la gente alla politica, per mostrare le proprie competenze (parlando di parlamentari e/o membri di un partito), per discutere di temi importanti e confrontarsi con gli elettori. Disgraziatamente, non passano per i salotti televisivi, ma più probabilmente per i circoli sotto casa.
Il che, certo, pone un problema in termini di numeri, dato che il confronto è qualche decina di persone Vs. qualche milione. Ma anche, e soprattutto, pone un problema in termini di scelte, alcune (molte?) scelte.

Ieri sera, verso la fine, si è passati alla politica di casa nostra e si è detto che una cosa che non c'è nel PD (tra le cose che mancano) è una modalità definita di processo decisionale. Il che è evidente da mooolte cose, non ultimo il fatto che si invochi un congresso ogni due per tre.
Non so quanto si possa andare avanti solo con parole d'ordine, con le gare a chi urla più forte e a chi scontenta meno persone e - soprattutto - personalità.
Sbirciare la possibilità di una prospettiva diversa a venti metri da casa mia mi ha reso questo (alquanto frequente) pensiero un po' più reale e concreto del solito.


*nota: recupero su questo, ma in un post separato

Obama e la trasparenza amministrativa: l'esempio del District of Columbia

Durante la campagna elettorale, dalle primarie fino al giorno delle elezioni, si è parlato molto della sensibilità di Obama alla tecnologia e delle sue proposte in merito (qui la traduzione di Apogeonline della relativa sezione del suo programma elettorale).
Uno dei cambiamenti che potrebbero fare la differenza nel rapporto tra governo e cittadini - e nella fiducia da essi percepita - può essere identificato nel lavoro che verrà fatto per rendere disponibili le informazioni sull'operato delle varie agenzie governative e in generale della Pubblica Amministrazione.


TechPresident pubblica un interessante post sul positivo esempio del District of Columbia, lo stato che ospita Washington e il territorio circostante, sede di tutte le principali sedi governative, oltre che della Casa Bianca.
La novità consiste in due principali elementi:
  • la disponibilità di dati pubblici in tempo reale (circa 200 flussi di dati) per permettere ai cittadini di usarli puntualmente - e non solo come forma di controllo successiva
  • la disponibilità di dati in formato visuale (grafici o forme che li rendano comunque più facilmente fruibile e comprensibile)

La scorsa estate, inoltre, il District of Columbia ha introdotto una intranet per i dipendenti pubblici alle sue dipendenze: tra le principali caratteristiche, la possibilità di condividere informazioni con i propri colleghi e la disponibilità di notizie e informazioni in tempo reale relative ai propri settori di azione.

Rendere efficiente internamente la P.A. è il primo fondamentale passo per renderla efficiente anche nei confronti dei cittadini, sostiene David Stephenson, l'autore dell'articolo.
La fiducia verso il governo passa anche per la trasparenza amministrativa, e non è cosa da costruirsi in un giorno.

Un altro punto: qualche settimana fa ho scritto un articolo che descriveva Open Congress, un sito che si propone di incrementare la trasparenza del processo politico raccogliendo dati su tutti i disegni di legge e sulle decisioni di voto al Congresso. Il progetto è della Sunlight Foundation e vive grazie al contributo dei cittadini che condividono informazioni, per fare in modo che l'operato del Congresso non sia prerogativa di addetti ai lavori e lobbisti.

Ecco, la fiducia passa anche da lì, non solo dalla disponibilità di certi dati, ma anche dagli strumenti per comprenderli, il che è un concetto spesso sottovalutato (di cui parlerò magari un'altra volta).

Qui in Italia a che punto siamo? Lo scorso anno avevo sentito parlare di Open Polis e andrò a guardarlo in questi giorni. Qualcuno ne ha seguito il lavoro o sa se ci sono progetti analoghi?

martedì, novembre 11, 2008

Lucania Film Festival!

Una delle esperienze più belle di un progetto come Kublai - che mi ha portato a conoscere molte realtà e persone - è stato sicuramente il viaggio dello scorso agosto a Pisticci (Matera) per il Lucania Film Festival, un festival internazionale di cortometraggi.



Oltre alla qualità del festival, ottimamente organizzato da un gruppo giovane e molto capace, ci sarebbe molto da dire sulla bellezza del posto e sull'atmosfera, che rende il LFF davvero speciale. Facciamo così: voi guardate il video e iniziate a conoscere Max, Daniela, Rocco e gli altri.
Poi ci mettiamo d'accordo per andare a Pisticci l'estate prossima.

martedì, novembre 04, 2008

Il primo voto di Arlo

Arlo ha poco più di tre settimane. Questo è quello che suo padre Josh gli racconterà fra qualche anno quando gli parlerà di queste elezioni:

I’ll remind him that we were emerging from one of the darkest periods in our country’s history, a period in which our nation had been attacked by terrorists, an act that, rather than uniting us, inspired our leaders to lie to us, to offer false comfort, and to enact grave misdeeds that endangered not only our own physical safety, but the future of our democracy.

I’ll remind him that no individual could possibly dig us out of this mess alone, that it was up to all of us to rebuild our country, like a city rebuilds after a storm.

sabato, novembre 01, 2008

Florida, not exactly The Sunshine State (un foto-saggio Magnum)

(l'embed è una cosa enorme, scusate per stavolta)

Lo hanno segnalato gli amici di America 2008:




Si tratta di un video di foto della Magnum, un foto-saggio, come lo hanno chiamato.
Foto di Bruce Gilden (e relativi commenti) su quanto può essere dura la vita in Florida - e non solo - quando guardi un po' oltre lo stereotipo.