domenica, luglio 20, 2008

Ode al quartiere

Io ho questo problema qui, dell'innamoramento facile per i luoghi in cui vado e, soprattutto, per quelli in cui vivo. Mi ambiento in fretta e ho questa tendenza a mettere radici in qualche modo: anche se so che ci resto poco mi piace da matti capire come funziona il quartiere, conoscere la gente che ci vive, esplorare i luoghi più interessanti.

Ci sono quartieri che hanno un'anima visibile, molto più di altri, lo so bene. Altri, magari, mostrano l'anima solo a chi ci abita. Ma l'innamoramento è possibile, sempre e comunque, naturalmente, in quanto altamente soggettivo. Oggi mi ha fatto molto piacere leggere il post di Alberto sul quartiere di Milano in cui vive mi ha colpito e mi ha fatto sorridere e ripensare al quartiere Porto e a Morningside Heights.
Mi piacerebbe se ce ne fossero di più, di racconti, di momenti in cui ci si prende il tempo per mettere a fuoco il mondo che abbiamo intorno ogni giorno.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Adesso prepariamo un bel dossier su Via Terni!
:-P

Antonella Napolitano ha detto...

Io contavo proprio su un tuo commento di questo genere! :)

Alberto ha detto...

Vabbeh, scherzi a parte... lo dice anche Sterling che la narrazione fa comunità... mi piacerebbe fare un blog di quartiere su Dergano.

Anonimo ha detto...

Sarà un po' lungo il mio post, ma non ho saputo resistere, al richiamo di ode al quartiere.. hai vissuto a New York, io ci sono stata poco tempo fa per la prima volta ed è stato amore a prima vista.. Ho deciso quindi ci copiare qui un estratto della "mia New York". Già che ci sono,cti consiglio un libro (non l'ho ancora letto, ma la persona che me l'ha consigliato suggerisce sempre ottimi libri) sperando che tu non lo conosca già :) "I segreti di Manhattan".

Ecco di seguito un po' della mia New York: […]
È bellissimo fumare una sigaretta fuori dal ristorante thailandese a St. Mark’s Place, sul marciapiede, ammirando la naturale passerella di gente su questo vialetto alberato all'apparenza molto british, ma in realtà profondamente newyorkese […] Il cielo di New York è unico, e si passa gran parte del tempo a naso insù, passeggiando, seduti a un tavolino in un delizioso parchetto vicino al Flatiron Building. Ogni tanto si alza la testa, per ammirare la parte alta di New York e i grattacieli sono lì, che si fanno guardare, altissimi e brillanti alla luce del sole o nascosti dalla nebbia delle nuvole nelle giornate d’autunno. Il vento, c'è un bel vento a New York, che s’insinua tra i grattacieli e spazza via le nuvole […] Ti si apre un ascensore, scendi al 73esimo piano, fai ancora qualche piano a piedi su quelle scale strettissime, apri una porticina e ti si spalanca il cuore. New York ti toglie il fiato. Come quando la vedi da Brooklyn. Manhattan dall'alto e dall’acqua è uno spettacolo davvero meraviglioso. […] L'alba. New York può essere la sola città in cui è ancora romantico e possibile emozionarsi davanti a un'alba, se sei nel punto giusto e hai la fortuna di poter ammirare la vista […] aspettando che il sole svegli la città. Central Park prende vita e mostra tutti i suoi colori; il fiume Hudson, il grattacielo di Tiffany, Times Square, l'Empire State Building, cambiano colore accarezzati dai raggi del sole.. […]

:) grazie
carlotta

http://www.lattecondensato.com/it/

Antonella Napolitano ha detto...

Grazie Carlotta!
I segreti di Manhattan?

Io ho letto i segreti di New York, di Corrado Augias e mi è piaciuto molto.