domenica, luglio 20, 2008

Come imparai a non preoccuparmi e ad amare il fagiano

A volte ci si ritrova in situazioni che non si possono prevedere, situazioni in cui ti trovi a disagio e non sai come cavartela.
Tipo quella volta che in treno eravamo io e tre esperti di sviluppo locale e non sapevo cosa dire (sembra una barzelletta). E così tocca affidarsi, come da famosa citazione, a "fantasia, intuizione, colpo d’occhio e velocità di esecuzione”.

Genio? Mh, più che altro un certo talento nel buttarla in vacca. Ecco qui, la storia del fagiano e di Kublai, as we know it.

Che ha avuto evoluzioni inaspettate, nemmeno a dirlo.


(fagiano, courtesy of suzukimaruti)

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