mercoledì, gennaio 31, 2007

CitizenCamp!!

Questa storia comincia con la sottoscritta che torna da una gita a Milano e comincia a parlare di una cosa chiamata BarCamp.
Continua con alcune persone che decidono di ascoltarmi e che...


Ok, la mia tendenza a divagare è notevole e nota quindi salto la parte in cui perdo tempo e lo dico: il 24 marzo a Casalecchio di Reno (Bologna) ci sarà il CitizenCamp, un BarCamp tematico sulla cittadinanza e le nuove tecnologie!

Con i ragazzi di Micromacchina, l'associazione di cui faccio parte, ci occupiamo e ci interessiamo di cittadinanza attiva e di come le nuove tecnologie possano dare a tutti nuove opportunità di interazione, organizzazione e mobilitazione.
Abbiamo quindi pensato che si poteva usare la formula del BarCamp per trattare un tema: "le nuove tecnologie per promomuovere la cultura della cittadinanza - come vengono usate, come potrebbero essere usate".

Siamo stati fortunati perchè abbiamo trovato una Pubblica Amministrazione, quella di Casalecchio di Reno (comune dell'area urbana di Bologna), che è sensibile e interessata a questi temi e ha voluto patrocinare l'evento dandoci la possibilità di svolgerlo alla Casa della Conoscenza (sede di una bellissima biblioteca e teatro di varie iniziative culturali).

So che ci sono persone interessate a questi temi e spero che altre ne vengano e vogliano condividere le loro esperienze e conoscenze.

Il wiki del CitizenCamp è qui.
Da queste parti trovate invece il gruppo per parlarne e organizzare (capito, signori che abitate in zona? :-P)
Io sono a disposizione per domande, dubbi e chi più ne ha più ne metta.
Come si dice in questi casi...a voi la parola!!


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sabato, gennaio 27, 2007

Post (RomeCamp) di servizio

Saranno gli impegni, sarà che ho passato tutta la settimana a leggere del RomeCamp, a parlare del RomeCamp e a chiacchierare con gente che ho conosciuto al RomeCamp, fatto sta che stamattina ho realizzato che è passata una settimana e non due giorni. E che c'è ancora gente che devo contattare, a cui ho promesso di scrivere e dare informazioni varie.

Ora, i miei tre neuroni sono andati a sciare (e quindi chissà dove saranno) e, per dire, mi sono accorta di non sapere nemmeno il numero di telefono (messo quattro mesi fa) di casa mia.
Il problema in questo caso è che mi sono resa conto di non ricordare il nome di un signore che voleva parlare con me di un'osservazione che avevo fatto - circa blog e identità, credo - durante la presentazione di Simone Morgagni (dovrebbe essere lui, se pure la vista non mi ha abbandonato).

Credo di avergli dato il link al blog, ma non ho suoi contatti, quindi mi auguro si faccia sentire (se avessi una memoria da normale venticinquenne lo avrei già contattato io, anche solo per educazione).
Insomma, sono rimbambita, non me la sto tirando, bisogna avere pazienza.


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Il mio frigo non è figlio unico

Una delle cose che tutt'ora mi stupisce dei blog è leggere quello che scrive qualcuno che vive altrove, e ha una vita diversa dalla tua, e renderti conto che non solo potresti sottoscrivere tutto, ma anche che stavi per scriverlo tu.
La cosa incredbile è che questo vale, ed è molto significativo, per le cose serie e le opinioni sui grandi temi. Ma anche no. E, in quei casi, vedere usare le stesse parole (il titolo è indubbiamente migliore, però) che avresti usato tu fa anche più effetto.

domenica, gennaio 21, 2007

Twitter: per un approccio laico al momento ludico (aka "ognuno cazzeggia come gli pare")

(traccheggio un po' ma alla fine del post ci sarà qualcosa che somiglia a una presentazione su Twitter. Credo. Abbiate pazienza. O saltate qualche capoverso.)


Intro: procrastination is my keyword

Ok, devo farlo, devo farlo. Ora, il punto è che non c'è niente che possa farmi procrastinare una cosa (meno che fondamentale) più del sapere che la gente si aspetta che io lo faccia.
Quindi potrei risolvere con modalità tipo: perchè non andate a leggere il wiki? Perchè non vi guardate i 45 (quarantacinque!) minuti della presentazione svolta al BarCampRome con domande, battute e la sottoscritta che gesticola in modo che definirei parossistico, se non fosse che parossistico vuol dire un'altra cosa?

Cristian (grazie!!) è stato decisamente più diligente di me col suo post in cui ha parlato del RomeCamp e della nostra presentazione, da lui già realisticamente definita "una delle presentazioni più inutili della storia della blogosfera italiana" (sissignore, si fa dell'understatement).
Perchè uno dei punti forti è che ognuno vede utilità e divertimento dove vuole.
E quello che una persona non vede - e non vuole - magari lo trova così, senza cercarlo. Ebbene sì, proprio lei, la serendipity coniata da Horace Walpole (o anche: "cercare un ago in un pagliaio e trovarci la figlia del contadino" - poi una non deve dire che è un mondo di uomini... :-P) e parola simbolo delle nostre passeggiate per la Rete, alla scoperta di quel che non sapevamo di cercare.


A. Cosa stai facendo?
(Echissene...)

Dunque, domanda: cosa è Twitter? Una comunità globale di amici e sconosciuti che risponde alla domanda: "Cosa stai facendo?"(cfr. sito).
Detta così, uno dice...vabbè, grazie.
Però, poichè, dice qualcuno, dal momento ludico nascono un sacco di cose interessanti, allora uno si mette a giocare, poi si ferma (e osserva, e ci pensa due minuti) e scopre un paio di cose.
Tipo che nessuno ha stabilito altri modi di utilizzarlo 'sto social network un po' impiccione (oh-la-pa-ven-ta-ta-pa-u-ra-di-per-de-re-la-pri-va-cy!), ma altri modi ci sono e sono emersi mentre la gente "giocava" con Twitter.
Io e Cristian abbiamo provato a mettere insieme una lista. L'ho aggiustata e la riporto:

1. cosa faccio/dove sono "tout court"
2. pensiero peregrino che mi passa per la mente, modalità "post-it"
3. contenuto da condividere: frase, canzone, video, link
4. self-promotion o segnalazione con allegria: tipo "io ho scritto/X ha scritto post su questo o quello"
5. entertainment e informazione: Darthvader, God, Satan, ma anche brevi notizie della BBC
6. meme istantaneo che emerge in un giro di contatti (parlando di un evento all'ordine del giorno ma anche di un argomento di comune interesse)
7. seguire un evento live (macworld): direttamente o indirettamente attraverso i commenti di chi fa parte della propria rete di contatti
8. creazione di un blog minimale: è dotato di tutta la struttura sottostante necessaria: è aggiornabile da web, IM, sms, ha un feed, ogni elemento inserito ha una propria URL, riconosce automaticamente i link http.


B. Vuoi star zitta, per favore?
(essì, facciamo dei riferimenti colti...)

Il grande pericolo, spesso espresso con frasi apocalittiche, quasi sempre da chi non lo usa, è la perdita della privacy. Mh, cioè?
Twitter si può (è una scelta!) aggiornare via web, via IM e via sms.
Gli aggiornamenti su quello che fanno i propri contatti si possono (scelta!) ricevere con le stesse modalità.
Si può spegnere del tutto (scelta!) o si può decidere (scel..vabbè, basta!) che i propri aggiornamenti siano visibili solo ai propri contatti. Ah, sì, perchè Twitter permette di vedere chi c'è nel proprio network e chi legge i propri aggiornamenti - le due cose non coincidono necessariamente.

Poi: ognuno usa il suo tempo come crede.
Poi: ci sono cose peggiori da cui essere dipendenti.
(posto che molte critiche sono state fatte per ridere e ho trovato divertentissime le argomentazioni) Insomma, dov'è il pericolo?
A me fa più pensare questa tendenza a gridare alla circonvenzione di incapace, se devo essere sincera.

Insomma (ricito Cristian nel wiki), "possiamo cogliere, nelle dichiarazioni degli altri, piccoli spunti non cercati, istanti, idee che non ci appartengono ma che possono cambiare la nostra visione". Perchè no?



Note finali: La presentazione ha fatto emergere dei discorsi interessanti, non male per una cosa "inutile". In ogni caso non voleva essere seria o seriosa (ultimamente noto una tale mancanza di senso dell'umorismo...) e non lo è stata.
Sì, Steve Jobs ci fa un baffo. BOOOM, anche!!

Note alle note: se scrivete qualcosa su twitter segnalatelo sul wiki, grazie. Servizio socialmente utile, eh...




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Global warNing

Venerdi pomeriggio, partendo da Bologna, ho pensato che faceva piuttosto caldo per essere marzo.
Venerdi sera e per tutta la giornata di oggi ho pensato che Roma ad aprile è davvero bella.
Tornare a Bologna di sabato sera e trovarsi immersi nel nebbione padano mi ha quasi rassicurato.

Clima a parte, il BarCamp è stata un'esperienza magmatica...persone, conversazioni...e serendipity, certo!!
E anche un'esilarante (per me che l'ho fatto) intervento su Twitter. Voglio dire, prima volta che parlavo in pubblico e mi sono divertita un sacco! Ulteriori impressioni a breve.



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lunedì, gennaio 15, 2007

Serendipity di un social network da cazzeggio

Essendo io del tutto incapace di trovare titoli intelligenti e portatissima per quelli stupidi, sono un poco stupita di aver coniato, di getto e quasi distrattamente, una definizione che si addica a un qualsivoglia argomento di conversazione.
L'argomento - nemmeno a dirlo è Twitter.

Indecisissima sull'argomento di cui parlare al BarCampRoma, sono stata colpita da due circostanze quasi contemporanee: il consiglio di un amico con cui era nato lo scherzoso soprannome di Twitter queen (per l'aiuto dato a familiarizzare con alcune caratteristiche del SN) e il fatto che uno dei miei twitter friend - si può dire? - abbia deciso di proporre un intervento proprio su questo argomento.
Poichè, si sa, le vie dei social network sono infinite ci siamo messi in contatto. Cristian ha pensato che non c'era niente di meglio di un wiki per parlarne, mettere insieme idee e sintetizzare alcuni punti per poi poterli discutere.

Ovviamente la conversazione è aperta a tutti, se ci sono altre persone che hanno voglia di cimentarsi si potrebbe pensare a qualche modalità alternativa di esposizione (tavola rotonda? talk-show? posso fare l'host, posso fare l'host? - ok, la smetto).

Insomma, carissimi cari,
il wiki su twitter è qui. Dite la vostra!



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Food debauchery never ends

L'incoerenza (un classico) - del perchè casa nostra sia stata ribattezzata "casa della leggerezza" dagli amici

Prologo
"Guarda, non hai idea di quanto io abbia mangiato durante queste feste..."
"Che dici? Può essere una buona occasione per metterci a dieta, eh?"
"Uhm, eh, sì..."
"Ok, da lunedi ci organizziamo. Intanto aiutami a finire il pandoro"

Scena 1 - ieri
"Beh, quando ero piccola mi piaceva pensare che il periodo delle feste si concludesse il giorno del mio compleanno"
"Il tuo compleanno era il 9 gennaio, oggi è il 13"
"Beh, sì, ho detto che lo pensavo quando ero piccola. Adesso lavoro e per fare una festa devo aspettare il sabato"

Scena 2 - oggi
"Ehi, ciao! State mangiando?"
"Sì, finiamo quello che è avanzato dalla festa di ieri"
"Oh, una specie di aperitivo...
"Sì, a parte che abbiamo cominciato da ora di pranzo. Cioè, dalle tre del pomeriggio"
"Un bel po' di schifezze da mangiare, wow!"
"E le carote. Ehi, vedi, ci sono le carote! Mangiamo anche cibo sano, noi!!"


Hanno contribuito al cazzeggio della giornata: le sigle dei cartoni animati di un tempo, Estragon che mi ha fornito l'imperdibile link ai video dei programmi di Toti e Tata, duo comico barese ora sulle reti nazionali (separatamente e in modalità differenti), le sinapsi incontrollate, le invenzioni linguistiche di Valentina.

E non credo ci sarà un epilogo... :-P

All'improvviso l'incoscienza

Diciamo che si è rotta una tapparella.
E dopo un bel po' di tempo l'avete fatta riparare.
E quattro giorni dopo la finestra, al primo colpo di vento, ha sbattuto.
E il vetro ha pensato bene di fracassarsi.

Date le informazioni di cui sopra, voi valutereste davvero valutare l'opzione di toccarla ancora?
Da queste parti ce lo stiamo chiedendo. Al momento non abbiamo ancora trovato motivazioni valide/coraggio per farlo.

sabato, gennaio 13, 2007

I want to ride my bicycle*...(so, what's new?)

Facendo zapping sono incappata in un servizio del tg5 sul mercato delle biciclette rubate a Milano, credo.
Riprese "nascoste" (tipo), facce oscurate, considerazioni sparse.
Ora, chiunque viva a Bologna sa bene che il mercato delle biciclette rubate non solo è un dato di fatto che appartiene un po' al "colore" della vita universitaria, ma si svolge in strade centralissime della città, prima fra tutte via Zamboni, la via dell'università per antonomasia.
Le bici rubate vengono offerte a chiunque passi, in alternativa a vari tipi di droghe leggere.

La prima volta si resta straniti e ci si chiede se le bici non siano per caso un'alternativa all'hashish (quanto è strana questa città?!). Dopo un paio di settimane ci si fa l'abitudine e si risponde secondo preferenza. Nessuno si offende se dici "no, grazie". Magari facessero così pure quelli che cercano di venderti "Lotta comunista" (più o meno negli stessi luoghi), e sembrano avere l'abilità di farlo solo quando stai andando a fare un esame e sei di fretta.



* è una canzone dei Queen. Sì, lo so, dovrei smetterla con questi bizzarri criteri di titolazione dei post.

venerdì, gennaio 12, 2007

De-lurking...?!

C'è qualcosa di arcano nel fatto che io avessi scritto un post sulla rumorosa sveglia del mio vicino e cogliessi l'occasione per fare una (simpatica?) analogia, invitando chi legge questo blog a seguire l'esempio altrui e palesarsi per un saluto.
C'è qualcosa di arcano perchè è misteriosamente sparito, in effetti.
Quindi rimedio e mi avvalgo del diritto al fuso orario per dirvi che potete cominciare da adesso, se vi va! :-)

mercoledì, gennaio 10, 2007

Apple's Grinch is coming for you, iPhone!

Dopo l'immane attesa subìta in questi giorni da parte degli amici utentiApple (qualcuno è stato ampiamente preso in giro per aver usato l'espressione "nume in dolcevita nero"), il giorno è arrivato. Ieri dirette in Rete, via Twitter* e post in tutte le salse.
Avevo impegni per la serata quindi dalle otto di ieri sera in poi ho lasciato gli utentiApple al loro destino.

Ora, a me gli utentiApple fanno tenerezza, talvolta, perchè sono spesso persone intelligentissime (parlo di quelli che conosco, immagino ci siano utentiApple idioti come in tutti i gruppi umani) che a volte vanno in visibilio per delle cose di dubbia utilità. C'è un'amica che cerca di catechizzarmi ogni volta che nelle conversazioni capita di parlare incidentalmente di computer
A priori. Fede, ecco.
Ma ogni bella favola ha il suo Grinch e il Grinch di turno dettaglia (!) sempre le sue opinioni.
Il titolo promette bene e, al momento (ma non ho ancora finito di leggere i feed), è l'unico che provi a fare delle considerazioni di merito.
Leggeremo (anche nei commenti - ci sarà battaglia?).


N.B. Intanto io preannuncio che il primo che usa ancora a sproposito la parola "melomane" vince un pomeriggio con mia madre, professoressa, un po' avversa alle nuove tecnologie e melomane, davvero, lei. E, per una volta, io sarò dalla parte di mia madre! ;-)

domenica, gennaio 07, 2007

Gore Vidal

A "Che tempo che fa" Gore Vidal ne sta dicendo quattro al presidente della sua nazione - e ai suoi connazionali.
Niente di nuovo sul fronte occidentale, eh. Just for the record.

Extreme Resolution

xRez: esplorazione di paesaggi ad alta, altissima risoluzione.
Per ora i paesaggi sono quasi solo naturali.
Personalmente mi sto divertendo a rivedere Boston (unica città oltre a Ohau, Hawaii)...guardare da vicino la tartaruga fa un certo effetto (vero, Giorgia?)!!
Rivedere un posto tanto lontano e pensare a un periodo vicino e lontano allo stesso tempo e a quello che ha significato per me...grazie all'alta risoluzione, guarda un po'...

giovedì, gennaio 04, 2007

Talking flow

(non sapevo che titolo mettere, ovviamente!!)

Le tragedie sono sempre in agguato nelle sale di attesa dei medici.
Tipo quando devi dare i tuoi dati e la segretaria ti chiede dati anagrafici e professione.
Il.Buio.Nella.Mente.
Mi è venuta in mente una mezza dozzina di risposte, la metà delle quali inesatte e imprecise, l'altra metà delle quali avrebbe richiesto spiegazioni che non ero sicura di saper dare in tempi brevi. Così è andata a finire che ho risposto "studentessa" anche se mi sono laureata dieci mesi fa.

Il "riscatto" è avvenuto durante la visita. Il medico mi ha chiesto di cosa mi occupavo e ha incautamente nominato YouTube, facendomi un paio di domande. E così sono partita a snocciolare parole su blog, video, campagne elettorali, digital divide. Persino della "coda lunga", ho parlato.
Mia madre era stupita dalla mia performance: "Come fai? Ma non respiri mai quando parli?".
La velocità di esposizione deve essere stata supersonica.
Il dottore è stato ammirevole: ha continuato a sorridere e annuire con occasionali, appropriate osservazioni.
Poi dopo avrà chiamato un otorino, suppongo. O un neurologo. Son danni, talvolta.

Nemesis ;-)

C'è una cosa che si chiama ironia della sorte.
Io che analizzo e correggo i periodi involuti di frasi scritte da altri (dietro esplicita richiesta, si capisce), questo è un brillante esempio che voglio fissare per qualche istante nella mia mente

mercoledì, gennaio 03, 2007

Best of - per quel che mi ricordo (mica tantissimo)

Axell mi passa il classico Best of e io provo a fare del mio meglio (con la mia "memoria analitica" figuriamoci il peggio...)


Miglior momento: La laurea!!

Il momento più brutto: no, niente di particolarmente brutto - certo, qualche momento piuttosto problematico c'è stato, ma nulla di davvero grave

La più grande soddisfazione sul lavoro: la giornata finale di "Ad alta voce" - a conclusione di mesi di organizzazione

Miglior momento per la mia città: Andria o Bologna? Mah, ormai mi sento un'apolide...

Luogo del cuore: sono stata in alcune delle città più belle d'Italia, ma non può che essere Torino! (per quanto, tornare a Parigi...)

Miglior momento sportivo: miseria, io non ho visto nemmeno una partita dei mondiali di calcio (uhm, in realtà ne ho vista mezza, ma solo perchè non riuscivo ad alzarmi dal divano per la stanchezza)

Canzone dell'anno (e quella più emblematica per ricordi associati): I don't feel like dancing - Scissor Sisters

Momento musicale dell'anno: il concerto dei Muse a Bologna

Trasmissione televisiva dell’anno: non ne guardo quasi più, ma i dieci minuti della Littizzetto a "Che tempo che fa" non li perdo mai.

Film dell’anno: non è che sia andata molto a cinema quest'anno, niente che mi abbia "illuminato"

Serie TV (aka il contraltare): Studio 60 on the Sunset Strip - Dr. House (e The West Wing, che ho cominciato a guardare poco dopo la fine della serie - uhm, perchè devo scegliere?)

Libro dell’anno (letto nel 2006): Bestiario di Julio Cortàzar (l'accento è sbagliato ma non ho voglia di andare a cercare la lettera giusta - sì, sono pignola)

Applicazione Web 2.0 dell’anno: YouTube per il mondo. Personalmente ringrazio Mark Zuckerberg per aver creato Facebook

Blog rivelazione: quello di Federico, prima e dopo il "trasloco"

Miglior cibo etnico: thailandese mangiato a Parigi - non c'è un ristorante thai a Bologna? uffa!

Novità nella blogosfera italiana: BarCamp

Il mio gadget dell’anno: Gadget...gadget?! Vabbè che sono probabilmente più geek di un anno fa ma non (ancora?) così tanto...io possiedo e uso un computer e un iPod shuffle (vecchio modello) ed è il mio concetto di tecnologia.


Mah, direi che la catena la prende chi vuole. Così nessuno si sente in dovere e io non mi sento in colpa se per caso non ne prendo più nessuna in consegna... ;-)


A rileggere il tutto pare proprio che quest'anno sia stata molto assorbita da alcune questioni. Credo siano la laurea e la ricerca di un lavoro o qualcosa che ci assomigli. O altre che non mi vengono in mente, neanche a dirlo!

Oltre al fatto che non sono brava con le scansioni temporali e anche a ricordare quando ho fatto certe cose.

Vabbè, insomma, ecco.

Le cose migliori, va detto, non si possono racchiudere in un momento...

Tema: About life, experiences, blogging

Oggi guest blogging chez Andrea.

lunedì, gennaio 01, 2007

La mappa della blogosfera/2 - "Dipende un po' da che parte la guardi"

Le conversazioni degli ultimi giorni sulla mappa della blogosfera mi hanno fatto riflettere e ho trovato conferma, nell'ultimo post di Federico (con cui sto mi sto spesso confrontando sull'argomento) che integra alcune osservazioni ed esplicita alcuni punti a cui altri avevano accennato, parlando anche di scienza delle reti.

Io credo che, essendo questo un campo nuovo, bisogna ancora trovare tutte le definizioni e un metodo (o metodi?), ma è importante che vari approcci possano integrarsi perchè la specificità dell'oggetto di analisi non è un fattore secondario.
Quindi forse una disciplina va trovata. E non nel senso di sceglierla, ma di formarla (al momento non mi sento di avere niente più di questo "approccio laico").

Qui gli "addetti ai lavori" hanno un certa responsabilità nel mantenere saldo il loro approccio senza chiudersi agli altri, che siano o meno addetti ai lavori. Perchè, per come ha funzionato la Rete fino a questo momento, non mi meraviglierei affatto se nuovi approcci, intuizioni o suggerimenti arrivassero da persone "non istituzionalmente" deputate a farlo.
Proprio per questo, ma non solo per questo, spero che ci sia chiarezza nelle future spiegazioni (su carta o su blog che sia). Che siano, appunto, spiegazioni.


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