mercoledì, aprile 12, 2006

Pensieri post-elettorali sparsi

(questo post non doveva venire così, poi mi sono messa a scrivere di getto e via...)
Ci sono momenti, in un pomeriggio/serata elettorale in cui quasi ci speri, nell'esistenza dei brogli, semplicemente perchè è la spiegazione razionale a quello che non capisci.
Invece, poi, ti devi rassegnare alle analisi politiche di chi, contrariamente a te, ha trovato le parole.




L'Italia è un paese di arrivisti e bottegai. (Ilaria, 23 anni, Alessandria)

Perchè non te lo spieghi che in un paese che sta male, che dice di star male, le cose vadano così, come se in questi anni ci si fosse lamentati di qualcosa che ora, eh be', non fa mica così schifo.

E dispiace un po' vedere che nel quartiere più povero e malfamato della città in cui hai vissuto per 15 anni, che è oggetto di opera di riqualificazione culturale, architettonica ecc, apparentemente molto apprezzati, la gente voti al 40% per Forza Italia, che lì non ha fatto campagna elettorale.

Allora perchè? Perchè se per un mese ripeti una cosa in tv questa diventa vera? Perchè da un lato fanno disinformazione e dall'altro non si sanno spiegare? Perchè la gente ascolta e non si informa? Perchè le persone non comunicano e non discutono? Perchè ormai la politica è come il calcio, dove uno tifa acriticamente e a prescindere?

Devo finire per pensare questo, se ora chi ha perso (di poco, di poco) si riduce a dire male dei festeggiamenti, parla di vittoria "da un certo punto di vista", dice i senatori a vita con cui si può governare sono vecchi incartapecoriti, gode delle smorfie dei votanti della parte avversa che pensavano di vincere largamente e invece no. Io penso che qui se uno perde (o non vince granchè) non vede perdere la sua squadra per cui tifa e non sa nemmeno bene perchè. Se ci tiene (per chi ci tiene), soffre, soffre di più, perchè vede perdere una sua idea, un suo bisogno, una sua visione della società.

Qui chiudo. Ma prima mi sono tolta lo sfizio di capire una cosa. Ho fatto a mio padre una domanda e lui ha risposto che la nostra bella casa, in cui vivono cinque persone, al quinto piano, in pieno centro in una città da 100.000 abitanti (che presto sarà provincia in modo operativo) comporta una tassa di meno di 200 euro all'anno.

Tutto qui?

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