mercoledì, agosto 31, 2005

Lostaholic

Sapevo che sarebbe andata a finire così, lo sentivo sin da questo post (e da quelli che lo avrebbero seguito) che mi ha instillato curiosità.

Lo sentivo quando leggevo i commenti in giro sul web. Lo sentivo a marzo quando mio fratello ha cominciato a seguirlo. E poi quando ha cominciato a tartassarmi ogni singola volta che tornavo a casa affinchè io facessi altrettanto.

Abbiamo gli stessi gusti su queste cose, io e mio fratello. Ed è esattamente per questo che ho simulato disinteresse, perchè sapevo che una volta cominciato non avrei più potuto smettere. Ora, a cose fatte, in questi giorni ho ceduto: mi sono sparata tutta la prima serie di Lost e, ovviamente sono anch'io "nel tunnel" delle mille domande che la fine della serie ha lasciato.

Ovviamente attendo con ansia la seconda stagione.

Meno male che c'è EmmeBi a darmi qualche certezza.

N.B. noto dalle pubblicità su Rai Due che trametteranno Desperate Housewives da lunedi 12 settembre in prima (!) serata...non l'avrei mai detto, davvero. Secondo me ne ricaveranno vantaggi di audience...figuriamoci le polemiche e la pubblicità che ne verrà fuori quando si arriverà, che so, a capire quali sono gli effettivi problemi di Bree e suo marito...(poi sbatteranno la serie in seconda serata, ne sono quasi sicura)

lunedì, agosto 29, 2005

Paura, eh?

Fobie che mi assalgono di tanto in tanto quando penso che sto per partire:

- se gli americani parlano troppo veloce e non capisco quello che dicono?

- se gli americani hanno una pronuncia assurda e non capisco quello che dicono?

- se mi perdo nel campus? (il mio senso dell'orientamento è inversamente proporzionale alle dimensioni della città dove mi trovo: ecco perchè non temo di perdermi a NY ma ho delle remore ad addentrarmi da sola nel centro storico della mia città)

Fobie che gli altri cercano di instillarmi (senza successo per fortuna):

  1. categoria "Ma non hai paura a viaggiare da sola?"

    - e se ti succede qualcosa in aereo?

    - e se ti succede qualcosa all'immigrazione?

    - e se ti succede qualcosa a Roma il giorno prima che tu parta?

    - e se ti succede qualcosa a Londra mentre fai scalo?

    - ma tu arrivi a New York...ci pensi quanto è pericoloso?!

  2. categoria "Frivolezze varie ed eventuali"

    - e se vicino a te è seduto un grassone e non ce la fai dormire (copyright Tirannoz)

    - e se il cibo fa schifo e ingrassi?

    - e se il cibo fa schifo e dimagrisci?

  3. categoria "Assurdità"

- e se poi non vuoi tornare? (come se potessi avere paura di una simile eventualità)

venerdì, agosto 26, 2005

Metterci la faccia

Ho uno strano rapporto con le nuove tecnologie. In generale mi piace informarmi e usarle, se la cosa non è troppo tecnica (tipo, è un secolo che vorrei mettere mano al template, ma chi ci capisce nulla?!). Ma ho il costante terrore di fare danni e/o di risultare impedita. E così rimando da un sacco di tempo cose che mi piacerebbe fare e che sono in realtà semplicissime.

Oggi ho dato una svolta alla pigrizia-timore-procrastinazione. E quindi here it is...il mio Flickr!

Update:...e Google Talk

giovedì, agosto 25, 2005

Lettere da una vacanza /3

Rivelazioni. Patologico: basta dire che cambi continente per qualche mese ed ecco che le persone si sentono in dovere di confessarti torti che ti hanno fatto. Ne faccio volentieri a meno, dal momento che non vedo l'utilità, ad esempio, delle parole di una persona che non sento e non vedo da molti mesi (per una mia precisa scelta, peraltro) e di cose analoghe. Fossimo in un teen-telefilm avrei almeno ricevuto qualche dichiarazione a sfondo sentimentale. Invece no. L'età adulta, uffa!

Soul kitchen's curse. Nei commenti a questo post un certo blogger ha detto "Prometto di non odiarti per il fatto che vai in vacanza. Tanto pioverà! ". Inutile che vi dica come è andata finire la mia permanenza sul Gargano (e il giorno che ho trascorso sul lago di Garda). Suz, il prossimo anno che devo fare? Sacrifici umani?

Treno. Viaggiare in treno è una cosa che faccio di frequente e di solito porta esperienze spiazzanti. Tipo il treno che ho preso da Bologna a Trento in cui si sentiva parlare solo tedesco. E soprattutto il treno che ho preso da Trento a Bologna in cui si sentiva parlare solo cinese (giuro, nel vagone dove mi sono seduta eravamo solo due italiani). Il treno per andare sul Gargano, invece, era esattamente come al solito, quello sempre strapieno che prendo per tornare a casa. L'unica novità è che per la prima volta ho trovato qualcuno proveniente dall'altro versante dell'Italia. Nella fattispecie, ahimè, un genovese di mezz'età. Ahimè, non perchè fosse genovese, ma genoano. Non è difficile immaginare con che discorsi mi abbia stordito nei tre quarti d'ora in cui siamo rimasti bloccati in corridoio.

Viaggi. Negli ultimi due mesi ho girato parecchio. Sei regioni, due laghi, mare e montagna ("E lo dici pure? E allora la Soul kitchen's curse te la meriti!!"). E ora siamo a 'meno due settimane' alla grande partenza.

Fine dei resoconti vacanzieri. Continua l'anno prossimo...

(Anche se in realtà dovrei sperare il contrario. Il non avere ferie significherebbe avere un lavoro, per cui...)

Microcosmo

Per qualche giorno sono l'unica occupante di casa mia. Insolitamente vuota. Silenziosa.

In certi momenti mi sento come quando, bambina, venivo lasciata a casa da sola ed era come avere un piccolo mondo a mia disposizione. Ora non c'è la "trasgressione" di cercare, che so, i dolci nascosti o andare a letto più tardi dell'orario stabilito. Ora si fanno le ore piccole a sfinirmi gli occhi sulla tesi, a scaricare canzoni e a ruminare gli ultimi mesi (senza fare bilanci, gente, non mi riconosco più) in attesa del salto del continente.

Il salto del continente è sport che andrebbe comunque praticato almeno una volta nella vita. Il magnifico effetto positivo che ha avuto su di me è quello di riuscire dove anni di forza di volontà hanno fallito: vivere il momento senza preoccuparmi del futuro. In altri tempi sarei stata terrorizzata dal cambiamento radicale e più ancora dal cambiamento di quello che lasciavo.

Ora, curiosamente, anche se, i dubbi, le domande, le questioni in sospeso aumentano di giorno in giorno non devo fare nemmeno uno sforzo per farli andare in quella sorta di contenitore praticamente a tenuta stagna con su scritto "Apri al tuo ritorno" (non prima di Natale, quindi). Viene naturale, così come viene naturale camminare a piedi nudi sul pavimento freddo (ha ricominciato a far caldo appena sono tornata dalle vacanze o è una mia impressione?) e riguardare gli ultimi mesi con ritrovata serenità e districare tra i quintali di parole e preoccupazioni quelle piccole cose buone che ho trovato, capito. Mio malgrado, contro quelle che ormai sono abitudini più che convinzioni.

Tempo e spazio sono le necessità, ed è meno banale di quanto possa sembrare.

martedì, agosto 23, 2005

Lettere da una vacanza /2

Segue da qui.

Impresa. La scalata sulle Dolomiti del Brenta, dal lago di Molveno fino ad arrivare qui. La scalata era abbinata a uno degli eventi della rassegna "I suoni delle Dolomiti". Che è stato bello (un po' breve), per carità. Ma la fatica della scalata (da 1300 a 2500 metri!!) sarebbe stata compensata in ogni caso dall'essere svegliata dal primo raggio di sole e dalla visione dell'alba: le cime che spuntano tra le nuvole e il sole che riempie tutto.

Mattia. Bambino di un paio d'anni che ha allietato le nostre giornate in Toscana. Oltre alle funzioni vitali Mattia esprimeva se stesso in un'unica attività: piangere. Perchè aveva fame, sete, sonno, voglia di giocare e qualunque altra cosa. Diventato sinonimo di "incredibile rompiscatole". Una sola cosa era peggio di Mattia: il padre supercafone dalla voce tenorile e dal multiforme ingegno in termini di bestemmie, come nella migliore tradizione toscana (sempre al telefono, chissà con chi parlava). L'unica cosa ripetibile è "testa di 'ofano"(cofano). Il che ci ha fatto supporre che fosse un meccanico. Dico supporre, perchè poi ha ignorato evidentemente i nostri saluti, figuriamoci parlare.

Nuovo corso del mondo. Non so interpretare in altro modo i segni che mi arrivano. La mia coinquilina superriservata si è fidanzata con uno dei corteggiatori. E ha sorprendentemente scelto quello "lontano" (spagnolo, nella fattispecie). Per la cronaca, quello per cui facevo il tifo.

Ossessione. Quella che ho da mesi per New York. Che si manifesta in varie forme. Tipo chiedere consigli su guide da comprare, informarsi sulle tipologie di guide, chiedere informazioni sui precedenti viaggi a New York, fermarsi ore in ogni libreria a guardare guide su NY. Senza comprarne nemmeno una. Quasi nessuno tra le persone che frequento abitualmente è stato a New York, pare. Ma mi si affaccia il dubbio che qualcuno si sia "dimenticato" di esserci stato. Chissà perchè.

Persone. Sara, ottima padrona di casa a Trento. Silvia e Corrado, compagni di scalata. Ale e i suoi amici, fantastici come al solito. E Ilaria che mi ha fatto sentire così a mio agio da farmi domandare se per caso non fossi nata in Piemonte e vissuta in quella casa da sempre. I compagni di viaggio sono sempre fondamentali.

Continua...

Nuove tecnologie...a scoppio ritardato

Sono una persona paziente su molte cose.

Su altre invece mi innervosisco facilmente. Ma, a parte i presidenti del Senato che dicono che la muticulturalità è una cosa sbagliata e usano il termine "meticcio" come non si usava dai tempi del Far West, il massimo è raggiunto quando c'è da chiamare un call center o un numero di assistenza clienti per poi scoprire che ne so più dell'operatore. Lo trovo concettualmente inammissibile.

L'apoteosi però si raggiunge in casi come quello odierno. Il telefono di Casa Sud non dava segnale. Abbiamo pensato a un blocco della linea e abbiamo chiamato il 187. La loro fortuna è stata che la telefonata sia stata fatta da mio padre, il quale ha linearmente spiegato la situazione per sentirsi rispondere: "Com'è possibile?! Lei è connesso a Internet e contemporanenamente ha la linea telefonica libera?!".

Il genitore, serafico: "Certo, ho l'ADSL. Da tre anni."

Quando dopo tre minuti è stato palese che l'operatore non credeva all'esistenza dell'ADSL, o meglio, alle possibilità che offre ("Lei riesce a fare questo da tre anni!!"), senza peraltro degnarsi di risolvere il problema, stavo già dando chiari segni di insofferenza.

Ci sono voluti altri quindici interminabili minuti perchè se ne facesse una ragione e capisse che il problema era appunto il blocco della linea. Ha sbloccato la linea, l'operatore. Senza ricevere insulti. Io ero dall'altra parte della casa, solo per questo

lunedì, agosto 22, 2005

Lettere da una vacanza /1

E intendo proprio singole lettere dell'alfabeto. Per illustrare e sintetizzare la mia vacanza (chè ho la tendenza a essere logorroica, si sa). Ehi, ovviamente non c'è una voce proprio per tutte le lettere dell'alfabeto.

Abbronzatura. Indiscutibile. Ottima e abbondante. Dopo un mese in giro tra mare e montagna mi sembra il minimo.

Chiesa cattolica. Sto seguendo con attenzione e un po' di scetticismo (e non molto costantemente) gli inizi del nuovo Papa. Il giorno di Ferragosto sotto le mie finestre è passata una processione. La presenza di una banda paesana al seguito non mi ha molto colpito. Sono rimasta invece un po' preoccupata dal fatto che abbiano suonato la "Marcia di Radetzky" (non sto scherzando)

Espiazione. La mia pigrizia (vedi P) che negli ultimi dieci giorni mi ha portato a scendere in spiaggia con molto comodo è stata punita con il Corriere come unica fonte di informazione. Colpa di RCS che lo fornisce a chi compra La Gazzetta dello Sport. Colpa di mio padre che in spiaggia legge La Gazzetta dello Sport. E soprattutto colpa mia che mai, dico mai, mi sono alzata prima.

Fuga. Quella dei miei neuroni. Tutti i tre. (A onor del vero ne è rimasto uno part-time, vedi G)

Gialli. L'unica forma di lettura che mi sono concessa, l'unica forma di lettura di cui sono stata intellettivamente capace dopo un anno in cui mi sono spremuta. Noto con un certa soddisfazione che ho indovinato la soluzione di tutti e tre. Il che mi induce a pensare che ho trattenuto tutte le informazioni sui gialli letti. Se gli altri neuroni non tornano resteranno solo quelle.

Coming soon...le altre